mercoledì 12 ottobre 2011

Gusti letterari

Visto che la mia Lei vi ha introdotto ai suoi gusti letterari, vi racconto qualcosa anche io. Un libro che adoro è Oceano Mare di Baricco.

A mio parere un bel libro deve darti sensazioni sempre nuove ad ogni rilettura. Ti accompagna nel tuo percorso di vita aiutandoti a riflettere, a focalizzare quei dettagli che nel vorticoso incedere degli eventi alcune volte ti sfuggono.

Il non luogo in cui è ambientato il romanzo, la consistenza così eterea eppure così definita dei protagonisti è tutto molto vicino ad una mia concezione sognatrice della realtà che ha causato tanti danni nella mia vita, perché prima o poi la realtà si presenta come un muro di cemento armato contro cui cozzare.

Provocatoriamente però, mi chiedo a quanti di voi sarà successo di pensare che le cose nella vita sarebbero andate diversamente se vi fosse stato concesso di vivere una determinata fase completamente slegati dal contesto sociale, dal momento storico, dagli impegni della vita lavorativa.

Vi lascio con una brano: leggetelo attentamente.

Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare.

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