mercoledì 9 novembre 2011

Fecondazione eterologa in Italia?

Qualche giorno fa la Corte Europea di Strasburgo per i diritti dell'uomo ha dichiarato legittimo il "no" dell'Austria alla fecondazione eterologa.

La decisione avrà quasi certamente delle conseguenze anche in Italia, dove molte coppie sono in attesa dell'esito del ricorso di incostituzionabilità che hanno presentato. Il rischio è, ovviamente, che queste coppie si vedano negare l'unica possibilità che hanno di fare la fecondazione eterologa in Italia.
Stiamo parlando di coppie la cui unica speranza di avere un figlio, a causa di patologie serie (menopausa precoce, azoospermia, tanto per fare qualche esempio), è la donazione di gameti. Persone che hanno investito tutte le proprie aspettative in questo ricorso, e che se sarà respinto dovranno invece investire una montagna di soldi (sempre che ne abbiamo ancora dopo gli altri tentativi) per rincorrere il proprio sogno all'estero.

Io spero ancora che ci sia qualche possibilità per loro, che non tutto sia perduto, anche se putroppo temo il peggio.
E' improbabile che la Corte Europea si pronunci in modo differente, a distanza di una manciata di giorni, a proposito di un tema così simile.

Certamente in Italia la reintroduzione della fecondazione eterologa provocherebbe un discreto terremoto, soprattutto tra i cattolici (e ciò mi farebbe non poco piacere!). Ma alle condizione in cui verrebbe applicata in Italia probabilmente se ne trarrebbero pochi benefici.

Mi riferisco alle quelle restrizioni che erano già in atto prima della legge 40 e che, anche nell'eventualità di un ritorno all'eterologa, limiterebbero tantissimo le possibilità di successo.
Per esempio, non è consentito donare liberamente ovociti e spermatozoi, si potrebbero solo utilizzare quelli "di scarto" dai trattamenti di altre coppie, coppie statisticamente non più giovani e con ovociti di bassa qualità. Nella maggior parte dei paesi che praticano la fecondazione eterologa, come la Spagna, gli ovociti vengono donati da donne giovani e in salute, che si sottopongono liberamente alle cure al solo scopo di donare.
C'è una bella differenza. Lì le pertentuali di successo sfiorano il 70%.

Ma siamo in Italia, realisticamente tutto ciò non verrebbe MAI consentito. MAI.
E' la Chiesa che comanda, lo sappiamo tutti.

Io sono favorevole alla fecondazione eterologa e vorrei che fosse possibile effettuarla in Italia, nello stesso modo in cui viene effettuata in paesi come la Spagna.
Mi rendo conto che la questione è controversa, di grande complessità e con risvolti che toccano tasti sensibili, le riflessioni di carattere etico sono giuste e doverose.
La coppia che si interroga se intraprendere o meno la strada dell'eterologa entra in un processo emotivo che non necessariamente la porta a destinazione. E' necessario affrontare e metabolizzare il lutto dell'identità biologica per capire se si è davvero portati a fare questa scelta.

Noi fino ad ora non abbiamo mai dovuto fare riflessioni in merito a questa scelta, per fortuna. Non so se e quando riusciremo ad avere un figlio, ma sulla carta ci sono coppie messe molto peggio di noi, che dobbiamo invece ritenerci fortunati.
Ma il destino non sai mai cosa ti riserva, nessuno può darci la certezza che la strada che stiamo percorrendo ora ci porti alla meta. Nessuno può dirci come saremo tra un anno, due anni, cinque anni. E' in atto un costante cambiamento dentro di noi, che ci mettiamo così tanto in gioco, affrontiamo le nostre paure e impariamo ad affidarci a noi stessi, al nostro istinto.

Il nostro desiderio di genitorialità ci potrebbe un giorno portare a farci delle domande, a cercare delle risposte.
Non so quali sarebbero le nostre risposte. Non so se saremmo pronti ad affrontare una decisione così difficile, non so se valuteremmo mai questa possibilità (e spero di non saperlo mai). Tuttavia ho imparato, nostro malgrado, che siamo pieni di risorse insospettabili.

Mi piacerebbe vivere in uno Stato che ci da la possibilità di fare questa scelta, se ci sentiamo di farla.
Mi piacerebbe sentirmi appoggiata e aiutata, non condannata e giudicata.
Vorrei che tutti avessero la possibilità di accedere a questa possibilità, non solo le coppie economicamente benestanti (perché parliamo anche di 7.000/8.000 € a tentativo). E vorrei che quelli che lo fanno avessero il 70% di probabilità di successo come in Spagna.
Tutta utopia(?)

5 commenti:

  1. Ottimo post! Condivido tutto quello che hai detto (soprattutto su come mi piacerebbe vedere la Chiesa sotto un terremoto)!!
    Non avevo mai riflettuto sul fatto che se anche si potesse fare l'eterologa in Italia, la Chiesa metterebbe comunque dei paletti assurdi.

    In Uk e' forse una situazione intermedia tra la chiusura dell'Italia e la Spagna, dove e' legale retribuire il donatore. In UK il donatore/trice non puo essere pagata, quindi si ricorre ad un escamotage per cui se una donna deve comunque fare la fivet, e produce abbastanza ovuli, puo decidere di donarli e la ricevente paga anche il suo ciclo di fivet.
    Non e' male come idea. Pero' anche li, ci sono sempre cosi tante incognite, e c'e' comunque penuria di donatori/trici.

    Per me hai toccato davvero nun tasto importante, perche' noi l'abbiamo fatta con seme di donatore, ed eravamo a un brevissimo passo dall'usare ovuli di donatrice (per via della mia bassissima riserva ovarica), oppure addirittura un embrione di una coppia che ne aveva tanti congelati e li voleva donare.
    Da davvero tanta speranza pensare di poter avere varie scelte a questo mondo - perche' ti da una sensazione di potere decisionale, in una situazione in cui e' cosi facile sentirsi imprigionati e vittime di un destino ingiusto.

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  2. Mi fa piacere che tu sia intervenuta, a portare la tua testimonianza su un tema che ti tocca così da vicino.

    Purtroppo per sapere come sarebbe avere l'eterologa in Italia, basta andare indietro di 7 anni, quando anche qui era consentita.
    C'erano molti paletti e sono sicura che ci sarebbero ancora, addirittura penso che ne potrebbero mettere altri, per raggiungere un compromesso con la Chiesa.
    Se anche la Corte costituzionale si pronunciasse in favore, probabilmente vincolerebbero la pratica a una casistica ristretta.
    Se invece reintroducessero la fecondazione eterologa, come minimo ci ritroveremmo al punto in cui è stata lasciata nel 2004, cioè a utilizzare gli scarti di bassa qualità dei cicli degli altri, con percentuali di successo ridicole a fronte di un impegno della coppia mentale e fisico troppo grande.
    E si parla solo di ovociti e spermatozoi, perché di embrioni manco a parlarne!

    E allora di cosa stiamo parlando?

    Io non ho esperienze dirette, non so cosa significa affrontare la fecondazione eterologa, ma mi metto nei panni della coppia con ZERO possibilità di concepimento e non con svariate migliaia di euro sul conto corrente.

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  3. Scrivo con ritardo, ma ben volentieri sentendo questo argomento molto molto vicino.
    Noi abbiamo scelto l'eterologa. Inutile dire quanto il percorso di scelta sia stato lungo e complicato, quanto abbiamo dovuto scavare in noi stessi per comprendere e decidere.
    Inutile dire che sono pienamente d'accordo con il post e che non posso che trovare assurda la situazione italiana....faccio davvero fatica a capire come possa essere possibile tanta superficialità e umana grettezza in chi legifera. Quanto questi signori non vogliano minimamente informarsi, guardare un minimo il mondo sul quale vanno a impattare con tanta forza, quanta mancanza di umiltà alberghi in loro. Posso accettare qualsiasi opinione, tranne quelle che nascono solo per preconcetto, supponenza e ignoranza.
    Che tristezza.

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  4. Sarah, condivido completamente il tuo pensiero. Ciò che fa più rabbia è l'ignoranza di ci governa e che decide dei nostri destini. Io ho scoperto di avere un problema di pre-menopausa precoce. Proverò ancora la fecondazione omologa ed ho alle spalle già due tentativi falliti. Sicuramente tenterò l'eterologa all'estero se dovesse andare male ancora una volta ma ciò mi costerà oltre all'ennesimo sacrificio psicologico anche un notevole impegno finanziario. Trovo tutto questo profondamente ingiusto. La nostra Costituzione dice che la maternità è un diritto. Per l'ennesima volta i nostri diritti vengono calpestati e noi ancora una volta rimaniamo impotenti.

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  5. Ciao Anonimo,
    felice che tu sia passata di qui.
    Mi dispiace tantissimo per quello che stai passando, ti auguro di tutto cuore che il tuo terzo tentativo sia quello giusto e che tu non debba affrontare questa scelta così difficile e costosa.
    Per quello che può valere, come si capisce dal mio post, trovo la legge italiana profondamente ingiusta e lesiva di un diritto fondamentale.
    Un grande abbraccio e in bocca al lupo per il tuo prossimo tentativo.
    Lei

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